mercoledì 27 agosto 2014

"Col senno di poi"

una tragicommedia infinita regia e interpretazione di me stessa.
E' una frase che diciamo sempre, no, "ah, col senno di poi..." e lo sappiamo in fondo che "coi se e coi ma strada non si fa" e che ripensare adesso a come le cose sarebbero potute andare se solo avessi fatto un gesto o una scelta diversa non porta a un miglioramento del presente.
Ma non riesco a darmi pace.
Col senno di poi... cosa avrei rischiato.
E cosa avrei vinto.

Ma perchè non ho saputo leggere prima le mie emozioni e le intenzioni? Perchè ho dovuto trattenermi e complicarmi fino all'ultimo, fino allo stremo di qualsiasi altra cosa buona fosse possibile? Perchè ero così bloccata? Perchè non conosco per niente la me che voglio essere e non riesco a riconoscermi ora nella me del passato? 
Se gli sbagli che facciamo ci portano alla conoscenza di noi stessi ho proprio sbagliato strada.

Un sentiero tortuoso, accidentato, sofferto, assurdo, troppo lungo, per arrivare con niente in mano. 
Biasimare te? Biasimare me?

Nessuno ha colpa.
Solo rimorso.

2 commenti:

  1. Perchè? Perchè siamo umani, ed in quanto umani sbagliamo. Bisogna imparare ad accettarlo, e lasciar perdere il rimorso... se qualcosa abbiamo fatto, l'abbiamo fatto credendo allora fosse la cosa migliore. Abbiamo fatto del nostro meglio, i rimorsi lasciamoli agli altri

    langolodellacasalinga.blogspot.com

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  2. Conoscersi, e riconoscersi, non c'è strada più lunga e accidentata... sono nella tua stessa situazione... credo sia la paura a bloccarci, io quando ho finalmente la possibilità di vedere chi sono mi paralizzo dal terrore, chiudo gli occhi, non mi sento ancora pronta per conoscermi davvero! Almeno credo.. non lo so, non so più niente.
    Un abbraccio

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