martedì 13 marzo 2012

Io ti amo, non come vorrei, ma faccio del mio meglio.

E sono ferma qui da un po'.
Com'è quando le ore che passano sono un dolore, e le attenzioni ti straziano?
Quando nessun consiglio, nessun luogo comune, nessuna esperienza di vita, nessuna distrazione è la risposta a quell'amo che, arpionato al cuore, continua a tirare verso l'alto.
Quando senti che non ti basta e non te lo farai bastare.
Rimani tu, e ti raccontano che potresti accontentarti e farti meno paranoie.

Ma no, no cazzo, le paranoie non ti distruggono l'anima in lacrime, non ti fanno uscire questo grido di infinito, mascherato di dolore.
Rimani tu, e questo fottuto bisogno di un di più, che quello che hai sia più grande, che arrivi qualcosa che cresca, che... che non riesci a fare tu.

E qui l'impotenza può ucciderti,
o salvarti.

3 commenti:

  1. E' inevitabile, riesco solo a parlare di me.
    Cambierò la descrizione ahahah

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  2. Cara Clà!Questo post mi è piaciuto particolarmente!
    "Quando senti che non ti basta e non te lo farai bastare", credo sia giusto non accontentarsi, e non usare un sentimento come una forma di palliativo per mettere a tacere i nostri bisogni o le nostre mancanze. L'amore è totale...se ami lo fai al 100%, non con il contagocce o a metà. Credo anche però che capiti di sentire che non si è totalmente soddisfatti e che manchi qualcosa. In quel caso bisogna semplicemente domandarsi se a quel buco di può rimediare, se quel vuoto si può colmare in qualche modo. E le paranoie non sono altro che domande a cui spesso non diamo voce...ma che emergono prepotentemente, perchè al cuore non si può mettere il silenzio..

    Un bacio, Mary

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    1. Al cuore non si può mettere silenzio... quanto è vero!

      Ma non lo dico da sentimentale. Il cuore è lo strumento che ci è stato dato per distinguere ciò che ci corrisponde. E se parla, ci sarà un motivo.

      Grazie Mary <3

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