martedì 28 maggio 2013

Non lo so,

questa storia dell'essere umano è un bel casino.

Non solo sei nervi, carne, sangue:
vivi 3 ore e già le emozioni ti esplodono in testa come un fiume in piena.

Credi di avere sotto controllo la situazione, di sapere come comportarti, di conoscere i limiti del caso. Sai dove sono i paletti, no, lo sappiamo entrambi.

Poi eccole, dietro l'angolo, dietro un gesto, dietro un imprevisto: maree di emozioni-contraddizioni. (contraemozioni?)
E ti trovi di nuovo con niente in mano, con la confusione in testa, nei sensi, nel cuore.

Esiste un porto?
Sono spaventata, a volte, dalla forza con cui i miei sentimenti vengono a galla, a ondate successive, sempre più rumorose, sempre più feroci. Vogliono aria, spazio, soddisfazione, spiegazioni.
E a volte che puoi fare, se non aspettare che vadano a posto da soli?

E se poi non lo fanno?
Perchè le persone sono tremende, sai, hanno questa capacità di tirarmi fuori di tutto e rivoltarmi come un calzino. O forse sono io che giro col cuore in mano.


a post sconclusionati production ©

3 commenti:

  1. eh, hai detto proprio bene, essere umani è gran bel casino! le emozioni, i pensieri, i dubbi, le contraddizioni non si possono tenere a fondo, non ci si riesce, in un modo o nell'altro, prima o poi, vengono sempre a galla, e allora non ti resta che raccoglierle, esaminarle, capirle e affrontarle... perchè più le rimandi a fondo, più prepotentemente tornano a galla...
    un abbraccio

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  2. Si cara, se fossimo animali sarebbe tutto quanto più semplice. Nessuna emozione, solo istinto, che li guida al momento di accoppiarsi e proteggere la prole e fa temere loro la morte, pur non conoscendola. I gatti vicini alla morte si nascondono dimodochè quello spirito maligno che sentono non possa scovarli...
    Hai detto una cosa bellissima, quando giri col cuore in mano. Sei un'essere sensibile, per cui superiore, e ti rattrista vedere come la gente intorno viva come un animale (con tutto il rispetto per loro!) si comporti 'meccanicamente' e sembra non averlo un cuore. Spero solo che il nostro soffrire ci venga in qualche modo ripagato.

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  3. Non sai quante volte anch'io ho pensato di andare in giro con il cuore in mano per la facilità che le persone avevano di farmi bene e male in un secondo. Ma è questa la nostra essenza, il nostro essere grandi dentro. Con un cuore che si, a volte viene spezzato ma che è capace di sentimenti così veri e autentici che ad altri ci vorrebbe una vita per provare anche un piccolo attimo della felicità, del tutto amplificato che proviamo noi!

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