mercoledì 3 settembre 2014

Io ti giuro. Che è ingiusto.

E' ingiusto!
E' illegale, dilla come vuoi.
Sentire così estranea una persona e allo stesso tempo, con quella penetrante sottigliezza che solo le antitesi esistenziali hanno, sapere di avere condiviso così tanto.
TANTO.
PER TANTO TEMPO.

Non ti conosco affatto.
E perdo la voglia di scrivere, di cercare le parole perchè mi dico "Che conta? Non gli dovrebbe interessare, non vale certo la pena."
Ah!
Mi sto davvero attaccando a tutto ciò che sei sempre stato per me, tutto rigorosamente nei ricordi, perchè non c'è nient'altro, ora, per cui varrebbe la pena impegnarsi. Tanto che, infatti, tu non lo stai facendo.

Ma che problema ho, io?

Questa è l'ultima. Questo discorso che mi sto preparando. E' l'ultima occasione.
Perchè fai così? Perchè ti distacchi? Perchè non riesci a dirmi in faccia cosa (non) vuoi? Perchè baciarmi e poi fare finta di niente? Perchè dire di tenerci e poi lasciar correre? Perchè, allora, non sparire? Perchè dobbiamo finire male, per forza?
Macerie, resti.
L'ultimo discorso.
Fammi vedere che ci stai dietro, o non rimarrò da sola a tirare una corda.
Che infame sei, e che codardo.

Ma sono ancora qui.