mercoledì 29 gennaio 2014

Sto scrivendo

perchè non posso fare questa cosa da sola, ma non posso farla con nessun altro.
Ho in mano quello che reputavo un innocuo biglietto di auguri, ma spiando la poesia al suo interno il cuore si è fermato e ho richiuso tutto.
Cosa sto per leggere?
Non può davvero essere quello che penso. Non può perchè sarebbe la fine.

Perchè non voglio guardare in faccia la realtà, perchè ne sono terrorizzata?
Perchè quando pensi di aver trovato la via, deve cadere un albero e sei costretta a girarti indietro?
«Ehi! - dicono le case alle tue spalle - perchè sei partita così di tutta fretta? Pensi di sapere già cosa ti offrirà il villaggio?»
E qualcuno esce dalla porta, salutandoti, invitandoti a restare.

Fuor di metafora, che fare?



domenica 26 gennaio 2014

Ho memorie (sfocate) di una me più felice.

Come si può arrivare a questo punto? Come si può arrivare alla simil-apatia con la salute, l'università, un ragazzo che ti ama, una famiglia nei ranghi, degli amici tranquilli?
Cosa cambia?
Cosa sta cambiando da tanto, lasciandomi precipitare su un piano inclinato verso la fine?
Come si può essere felici, e poi no?
Come si può amare, e poi no?
Ma sopratutto,
come cazzo si fa a capire che pesci prendere, adesso?